570 nm

13 artisti in giallo

570 nm

“Un sole, una luce, che in mancanza di meglio non posso che chiamare giallo, giallo zolfo pallido, oro limone pallido. Quanto è bello il giallo! E quanto meglio vedrò il nord”.

Vincent Van Gogh – lettera al fratello Theo, agosto 1888

a cura di Luca Temolo Dall’Igna

la mostra

Opere di: 

 

Salvador Aulestia

Agostino Ferrari

Kyoji Nagatani

Elia Panori

Linda Pellegrini

Anna Pennati

Lucio Perna

Lamberto Pignotti

Sarenco

Sonia Scaccabarozzi

Ariel Soulé

Anna Spagna

Jacques Villeglé

Dedicato al sole e alla luce, Yellow mantra si accende nei gialli del “codice” e, con la sua ombra, la lettura si ripete come un mantra infinito.

Anna Pennati ha inserito per la prima volta il suo “Codice” in una sua opera nel 2010.

Formato da 4 elementi che si ripetono a formare una “scrittura” che però non è un alfabeto, ma richiede una decifrazione di tipo sensoriale.

Il codice è il collegamento tra realtà visibile e realtà sensibile. E’ la voce dell’opera d’arte.

 

Anna Pennati
“Yellow mantra”
legno e rete acciao
2022 – 48x18x2cm

Visto di fronte si percepiscono i confini lineari in movimento sulla superficie, quasi come le altimetrie di un territorio o le onde del mare.

Lateralmente produce invece una sensazione di poter attraversare questi “confini” attraverso le aperture che Lucio Perna ci lascia sapientemente itravedere e che ci portano ad osservare anche ciò che va oltre l’apparenza.

Lucio Perna
“confini lineari”
forex e acrilico su tela
2014 – 70x80cm

Importante opera di Agostino Ferrari dove il segno diviene protagonista libero dell’intera scena, “consolidato” dalla sabbia delle spiaggie di Otranto che ne copre la superficie.

L’insieme porta ad una lettura poetica che, in una continua ricerca visiva di un inizio e di una fine, ci lega irresistibilmente e indefinitamente.

 

 

Agostino Ferrari
“Maternità”
acrilico e sabbia su tela
1998 – 100x80cm

Il giallo di Elia Panori è quello dell’intelletto scalpitante e fresco della gioventù.

Maturo e profondo è invece il lavoro che ne risulta in questo video ricco di simbologia e psicologia.

ELIA PANORI
“Y” – 2022
video – 4 min. 59 sec.

Dalla serie dedicata a Timeless Women, le donne senza tempo di Salvador Aulestia, questa è sicuramente un’opera di livello museale, eccezionalmente concessa per celebrare il giallo, colore ben presente nella bandiera catalana e nei colori di quella terra spagnola cui Salvador Aulestia, pur avendo adottato l’Italia quale sua patria adottiva, era molto legato.

Il soggetto esprime tutta la potenza dei lavori du uno dei Maestri dell’arte internazionale del XX secolo.

Salvador Aulestia
“Ricordo di un equazione sentimentale”
acrilico su tela
1986 – 100x70cm

Questo lavoro di Sonia Scaccabarozzi si può definire un’opera “in movimento”, ma il soggetto che si muove è lo spettatore che, spostandosi da un lato all’atro, ne percepisce le variazioni tonali che vanno dal giallo, attraverso il verde e il grigio, fino al nero profondo, provando la sensazione di essere quindi di fronte a molteplici immagini.

Sonia Scaccabarozzi
“Trame 10.22”
carta 259g e acrilici
2022 – 50x70cm

570 nanometri è la lunghezza d’onda del colore giallo, sinonimo di luce, intelletto, fede e bontà, collegato alla nota MI, al dio Apollo dei Greci, al sole e all’oro, quale sua espressione più elevata.

Il giallo é ri-energizzante e una via verso un pieno coinvolgimento nella vita.

570 nm è la vibrazione che si percepisce osservando le opere dei 13 artisti in mostra, eterogenei per quanto riguarda il loro percorso artistico, ma accomunati in questo caso, a volte in modo sorprendente, dalle sensazioni che si percepiscono nell’insieme.

Ariel Soulè, in questo ultimo lavoro del 2022 dedicato al giallo, porta grandi novità nel suo immaginario pittorico.

Le linee, che nelle opere precedenti erano quasi una gabbia che divideva in settori la superficie, divengono qui un mezzo di unione, un collegamento tra figure “animiche” che, grazie forse proprio al colore giallo, si liberano fluttuanti nell’aria, idealmente a significare l’uscita da una prigionia che ben riassume il recente periodo.

Ariel Soulé
“Yellow mellow”
olio su tela
2022 – 100x100cm

Cos’altro si può dire oltre a ciò che l’immagine già ci comunica…

…Lamberto Pignotti è uno dei padri della “poesia visiva”, corrente artistica che ha nella ricerca del significato visivo della parola, in relazione all’immagine, uno dei suoi fondamenti. 

Lamberto Pignotti
“ritagli”
carta di giornale e pennarello
1974-1975 – 50x70cm

PENSIERI

 

Scomposti

riflessi

di una luce

buia

l’oscurità

disegna i nostri corpi

senza vita

solo riflessi

nel buio

della notte

                       Cosa meglio può esprimere quest’opera dell’ultima poesia che Anna Spagna ha composto.

Ut pictura poesis è da sempre il nostro motto.

Anna Spagna
“Pensieri scomposti”
catarinfrangenti e acrilico su tela
2022 – 80x80cm

Un continuo porsi all’AVANGUARDIA il percorso di Sarenco, che nel testo di questo “telegramma” riassume tutto il suo incrollabile ottimismo e la determinazione di sviluppare arte con tutti i mezzi, dal segno grafico della scrittura, alla creazione video e sonora.

Il trasferirsi di un testo attraverso lo spazio, da carta, ad aria, a carta e quindi da mente a mente, in tempi brevissimi, fu una vera rivoluzione.

Sarenco (Isaia Mabellini)
“citando Majakovskij”
collage su carta
1975 – 24x33cm

Per Nagatani il giallo si eleva in un bronzo dorato fino all’oro puro sospeso nella sua leggerezza spaziale tra le vibrazioni dell’arco che lo sostiene.

“Kan”, il giallo nella cultura Maya dell’antico Messico, era usato per il dio che reggeva il cielo. In modo simile, la credenza cinese collega il giallo con le cose più elevate, con il sole come centro del cielo, con l’imperatore come centro dell’universo.

Per gli alchimisti medievali, l’ingiallimento era una fase del processo di fabbricazione dell’oro, o per arrivare alla pienezza psicologica. È una fase di transizione, il divenire dopo il caos (nero) e la speranza dell’inizio (bianco).

E come per magia, ma con gran lavoro, la scultura diviene da liquido metallo forma significante.

 

Kyoji Nagatani
“Ab Initio”
bronzo, resina e foglia oro 24 kt
2019 – 80x7x33cm

Un cielo giallo e un sole color oro, attraversati da un raggio di cielo azzurro.

Linda Pellegrini ci ricorda che importanti sono i soggetti e non ciò che li contiene, anche se senza il secondo, non potremmo percepire i primi.

Una sintesi del tutto.

Linda Pellegrini
“Il sogno di Narciso”
acrilico e pigmenti, garza, legno
2022 – 50x67cm
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Un percorso vivo e vivificante, dove arte, concetto, simbolo e struttura vengono unificati dal comune denominatore, il colore giallo che, con le sue analogie positive, vuole ispirare un particolare senso di benessere per il futuro.

Luca Temolo Dall'Igna

Jacques Villeglé
“Carrefour arts et metiers”
decollage su legno
1987 – 111×79,8cm

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