Ariel Soulè e Anna Pennati

CON-SE(Q)UENZE

ANNA PENNATI

sEMPRE PRONTA AL CAMBIAMENTO E ALLE NUOVE SFIDE, HA REALIZZATO PER QUESTA MOSTRA NUOVE OPERE DI RARA INTENSITà, CHE ABBRACCIANO TRE TEMI TRA I SUOI PREFERITI: “ALCHIMIE”, “ENDLESS LINES” E LA NUOVISSIMA “SERIE NERA”.

ARIEL SOULé

cONTINUA RICERCA PROGETTUALE E CONCETTUALE HANNO PORTATO AD ESPORRE TRE LAVORI DISTANTI TRA LORO NEGLI ANNI, MA CHE BEN RACCONTANO IL PERCORSO ARTISTICO DI ARIEL SOULé, CHE HA ACCETTATO DI METTERSI IN NUOVAMENTE IN GIOCO.

 A-B
Ariel Soulé
“entartete musik”
cm.200×200 – olio su tela – 2015
A-D
Ariel Soulé e Anna Pennati
con-se(q)uenze n.1
stampa su carta Fabriano – 70×50 – 2021
C-D
Anna Pennati
“le tre Grazie
cm.200×200 – acrilico su tela -2021

Due artisti in sequenza che producono conseguenze artistiche ed estetiche. Questo è il risultato di una sorta di sperimentazione di Anna Pennati e Ariel Soulé. Libera ricercatrice di morfologie pluridirezionali, la prima; diversamente, il suo “alter ego” sperimentale, Ariel, è perpetratore di sequenze formali pittoriche (tenute da un fil rouge sottile e pertinente) quali conseguenza di assunti letterario-filosofici. Cosa fanno i due? Puntano a fondersi, ciascuno cedendo all’altro alcune delle proprie “cellule” creative. O, meglio, ciascuno di loro si appropria (lontana memoria del gesto nuovorealista?) del lato destro o del sinistro di un dipinto del collega. L’eventuale lato sinistro che uno di loro abbia assunto si innesta nel lato destro di un proprio dipinto. Azione di ingegneria artistica, pur essendo i due dipinti in gioco in buona salute estetica.

Prof. Carmelo Strano

A-B
Anna Pennati serie nera n.9 (Arturo) CM.120×150
acrilico su tela – 2021

C-D
ARIEL SOULé
TALKING BLUE
CM.190X200
OLIO su tela – 2010

B-D
ANNA PENNATI E ARIEL SOULé
CON-SE(Q)UENZE N.2
CM.70X50
STAMPA SU CARTA FABRIANO – 2021

A-C
Ariel soulé e anna pennati
Chora Con-se(q)uenze
CM.100×100
acrilicoe olio su tela – 2021

B-D
Anna Pennati e Ariel Soulé
Endless lines Artemide Con-se(q)uenze
CM.100×100
acrilicoe olio su tela – 2021

Uno scambio di sequenze. La sequenza di solito riposa su uno sviluppo lineare (si vedano i sarcofagi paleocristiani), quindi determina giustapposizione. Ma Leonardo Fibonacci, che loro giustamente richiamano, agli inizi del XIII secolo mette in evidenza, in una successione, un fenomeno di conseguenza, cioè di un salto, che determina conseguenze “altre” diverse rispetto alla situazione iniziale (la formula è ben nota).

Nel loro caso la conseguenza è proprio di tipo connotativo. Si tratta quindi di un risultato linguisticamente trasmutante o deviante.
Una situazione ben diversa da quando su un originale qualcuno interviene manipolandolo a vario titolo. Ad esempio, per trasfigurarlo e farlo proprio oppure a scopo censorio.

Qui si punta a determinare un’opera nuova che sembri consanguinea, pur essendo diverso il gruppo sanguigno. Si tiene conto probabilmente dell’ibrido che viviamo internazionalmente. Ed è proprio alla luce di questo rilievo che l’esperimento ha carattere diverso rispetto ai “giochi” postdadaisti che taluni artisti di grido hanno operato su lavori altrui. Ma ancora: a dispetto di queste notazioni di aggiornamento epocale, nell’operazione di Anna e Ariel fa capolino il gioco chiasmatico dello scambio a X delle tensioni. Già nel V secolo a.C. fissò questo gioco Policleto nel suo “Doriforo”. La scultura ostenta il richiamo tra la tensione del braccio sinistro (che regge la lancia) e quella della gamba destra che regge il peso del corpo.

Certo, in questo caso, un ibrido all’interno della cultura occidentale. Ma si può andare anche oltre, no?

Prof. Carmelo Strano

I due artisti scompongono reciprocamente le opere in sezioni che poi vengono combinate idealmente tra loro a creare nuove figure. La metà sinistra di una viene visivamente affiancata alla metà destra dell’altra e viceversa, producendo quindi nuove sensazioni emotive.

L’idea è ulteriormente sviluppata inserendo il concetto che un intervento di un’altra persona su di un lavoro finito, come l’atto di censura dei volumi della biblioteca di Salamanca, piuttosto che la cancellazione di parole e lettere nei lavori di Emilio Isgrò (1937), porti a delle realtà diverse, spesso inaspettate, ma comunque nuove. Nel 1953 Robert Rauschenberg (1925-2008) chiese al maestro Willem De Kooning (1904-1987) di dargli un disegno e lo cancellò per dimostrare che anche solo “cancellando” si può creare una nuova opera d’arte.

D-A
ARIEL SOULé E ANNA PENNATI
CON-SE(Q)UENZE N.3
CM.70X50
STAMPA SU CARTA FABRIANO – 2021

D-E
ARIEL SOULé
INTO THE MIRROR
CM.180X143
OLIO su tela – 2021

Anna Pennati - El Sueno

A-C
ANNA PENNATI
EL SUEÑO, SUBLIMAZIONE NERA
CM.100X150
ACRILICO su tela – 2021

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Di censura si tratta infatti, ma una censura che CREA qualcosa di nuovo. E chi conosce anche solo un po’ la psicologia di un artista, sa quanto sia impensabile lasciare entrare qualcuno in modo così invasivo nel proprio territorio, solitamente vietato. Non una creazione a due mani, ma un intervento, anche totale, su di un’opera finita.

Una ridisposizione di immagini in SEQUENZE che porta a delle inevitabili, ma interessantissime CONSEGUENZE che si vedranno non solo nelle opere che ne derivano, ma anche nella reazione degli artisti stessi e degli spettatori.

Luca Temolo Dall'Igna

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